Parliamo di un problema comune a chi ha in casa un animale a 4 zampe… la muta!
La muta varia a seconda della quantità di luce solare che prende il nostro amico a 4 zampe: in primavera l’allungamento delle giornate scatena l’inizio della muta ed ecco spiegato perché un cane che vive in giardino subirà una muta più regolare e breve rispetto ai cani che vivono in appartamento. Questa diversità è causata dall’esposizione diretta del manto alla luce solare che intensifica la perdita di pelo, al contrario della luce artificiale presente all’interno delle mura domestiche. Diversamente la variazione di temperatura incide soprattutto sulla densità e sulla velocità di rinnovamento del pelo, ma non è il fattore che innesca la muta. Con l’arrivo della primavera quindi diventa fondamentale una corretta toelettatura; prevenire una muta abbondante con la giusta cura sicuramente può aiutare a controllare la perdita del pelo.
Potreste iniziare con lo spazzolare il pelo una volta al giorno cosicché il vostro amico rimarrà contento delle attenzioni verso di lui e perché no, dopo una bella passeggiata o dopo aver giocato, il momento coccole sarà sempre ben gradito. Vi sconsigliamo di usare il taglianodi, poiché rovina il pelo, lo taglia e lo indebolisce. Anche se al momento vi sembrerà di togliere pelo morto in abbondanza, in realtà ne elimina la parte superficiale e, dopo la muta, il vostro cane continuerà a perderne sempre in maggiore quantità.
Passare una spazzola rigida in contropelo, permette di staccare la forfora ed i peli morti, che è possibile eliminare successivamente con una spazzola di setola passata nella stessa direzione del verso del pelo. Ricordatevi che la spazzola di setole rende il mantello lucido mentre la spazzola metallica è utile per eliminare le impurità.
Detto questo, un bel bagnetto pre-muta sicuramente gioverà al vostro fantastico amico … che non deve essere lavato in continuazione, per non perdere la sua naturale protezione.
COME PRENDERSI CURA DI UN CANE MALATO
Quando il tuo cane non si sente tanto bene, può essere un momento stressante per entrambi. Gli animali domestici non possono prendersi cura di sé stessi quando si ammalano, quindi spetta ai padroni fornire un sostegno amorevole e le condizioni necessarie per un recupero rapido e completo, che non solo lo aiuta a farlo stare meglio più velocemente, ma può anche far risparmiare denaro, eliminando la necessità di svariate visite da parte del veterinario.
RIPOSO E MOVIMENTO IN GIUSTE DOSI
Tutti i cani hanno bisogno di riposo e di esercizio fisico nella giusta quantità. Ma quando il cane è malato, potrebbe essere necessario regolare la quantità di tempo che l’animale dedica a queste attività quotidiane fino a quando non si è del tutto ripreso. Offri al tuo cane un luogo tranquillo e confortevole per rilassarsi, privo di disturbi, compresi altri animali domestici o bambini piccoli che possono essere un fastidio; da malato ha bisogno di riposo.
Informa il tuo veterinario di qualsiasi necessità fisica possa avere il tuo cane malato. Se avesse problemi fisici gravi, è bene anche procurarsi un mezzo di trasporto, come un trasportino o passeggino per cani, per limitare lo sforzo fisico senza costringerlo a rimanere chiuso in casa per tutta la durata della degenza; ricorda che gli animali malati hanno il sistema immunitario indebolito, e il sovraffaticamento potrebbe peggiorare la sua condizione. Concentrati sulle attività a basso consumo energetico e contatta sempre il veterinario se il cane sembra essere in difficoltà.
EVITA PROBLEMI ALLO STOMACO
I cani malati possono essere più soggetti a disturbi della pancia, ma c’è una serie di modi per aiutare il tuo cane a evitare questo effetto indesiderato scomodo.
Se il tuo veterinario ha prescritto un tipo speciale di cibo per il tuo cane malato, dagli da mangiare separatamente dagli altri animali domestici, in modo che non siano in grado di accedere al suo cibo.
Assicurati che tutti i membri della famiglia siano a conoscenza delle restrizioni alimentari del tuo cane e che anche piccoli pezzi di cibo o altri alimenti possono causare disturbi allo stomaco. Mangiare o bere troppo velocemente può causare disturbi di stomaco. Controlla il tuo cane mentre mangia e se vedi che non è in grado di rallentare, separa il cibo e l’acqua in porzioni più piccole più volte al giorno.
Ci sono molti alimenti in grado di alleviare un disturbo allo stomaco, tra cui piccole quantità di carne bollita, riso bianco e uova strapazzate. Consulta sempre prima il tuo veterinario per assicurarti che il cibo che stai offrendo al tuo cane malato sia corretto per la diagnosi e non crei intolleranze.
ASSISTENZA POST-OPERATORIA
Se il tuo cane ha subito un’operazione, è probabile che dopo siano necessarie un po’ di cure domiciliari. Se l’intervento chirurgico del cane ha richiesto l’uso dell’anestesia, potrebbe essere necessario un po’ di tempo per tornare al proprio stato originario. Forniscigli un luogo tranquillo e confortevole per riposare, e tieni d’occhio il suo equilibrio: potrebbe essere necessario aiutare il cane a camminare mentre si riprende dagli effetti della sedazione.
Segui le istruzioni del veterinario con molta attenzione: non farlo è una causa comune di complicanze post-operatorie.
A seconda del tipo di operazione che il cane ha subito, il veterinario può prescrivere farmaci come antidolorifici, pomate o gocce. Assicurati di aver compreso il dosaggio corretto e come somministrare il farmaco correttamente.
Segui tutte le istruzioni fornite dal veterinario per quanto riguarda l’alimentazione, il bagno, la pulizia delle ferite, il cambio delle bende e l’attrezzatura post-operatoria, come i collari elisabettiani.
Molti veterinari forniscono una scheda informativa di riferimento per i padroni di animali domestici dopo un intervento chirurgico. Leggila attentamente e segui le istruzioni alla lettera.
IDENTIFICA I PROBLEMI
I cani non possono dirci quando qualcosa non va, quindi spetta ai padroni controllare attentamente il recupero del loro animale e prendere nota di eventuali problemi. Se il cane sta assumendo farmaci, tieni presente eventuali effetti collaterali. Mentre alcuni possono essere normali, altri potrebbero segnalare che qualcosa non va. Tieni d’occhio l’urina e le feci del cane. In alcuni casi, il veterinario potrebbe avvertirti che questi processi potrebbero non tornare immediatamente alla normalità. In altri casi, le anomalie potrebbero essere indice di un problema più grave.
Se il cane è stato ferito o sottoposto a un’operazione, controlla regolarmente le ferite ed eventuali arrossamenti o gonfiori che potrebbero indicare un’infezione.
Se le condizioni del cane non migliorano, peggiorano o se si osservano sintomi o comportamenti insoliti, è bene contattare subito il veterinario.
Seguendo questi semplici consigli, potrai far sentire meglio il tuo cane anche in un momento poco gradevole come quello di una malattia.
IL CANE HA IL RAFFREDDORE
Chi di noi non ha preso il raffreddore? In primavera e in autunno, con il clima tra alti e bassi, o in inverno, con continui sbalzi di temperatura, siamo tutti esposti ai batteri influenzali che circolano nell’aria… quasi impossibile non prendersi un raffreddore!
Beh, bisogna sapere che anche i nostri amici cani possono ammalarsi e prendere il raffreddore, un’infezione che può colpire sia adulti che cuccioli. Per il cane è importante che il proprietario si accorga dello stato influenzale e della presenza del raffreddore, così da agire in modo rapido per facilitare la guarigione. Del resto la zona colpita interessa l’organo e il senso più importante per l’animale, ovvero il naso (o tartufo) e quindi l’olfatto. Per Fido annusare è importante per conoscere e decifrare l’ambiente esterno, tutto ciò che incontra il naso poi attraversa l’apparato respiratorio. Risulta necessario bloccare l’infezione sul nascere, per impedire che degeneri in tosse e bronchite.
LE SINTOMATOLOGIE
Quando il cane ha il raffreddore spesso appare più tranquillo e quieto, si riposa in un posto appartato aspettando che l’infezione si estingua naturalmente. Solitamente è il proprietario il veicolo del contagio, tra starnuti e tosse.
Loro hanno sintomi simili, oltre a dolore muscolare, catarro, inappetenza, a volte anche la febbre.
Il decorso può variare in base all’età del cane e alla tipologia, non tutti i cani esternano l’infezione nello stesso modo. Inoltre se subentra la tosse può capitare che il cane vomiti il catarro, ma indubbiamente lo starnuto è il sintomo più evidente in tandem con lo scolo nasale. Importante valutare e quantificare la presenza del liquido che fuoriesce dal naso, se non scompare dopo pochi giorni è necessario ripresentarsi dal veterinario per alcuni accertamenti.
LA CURA
Per favorire la guarigione del nostro amico è bene chiedere consiglio al proprio veterinario, che potrà indicare il rimedio più adatto in base alla situazione. Quindi garantire a Fido un po’ di tranquillità, una cesta calda e morbida, poco stress e poche emozioni. La posizione del giaciglio è fondamentale, dovrà trovarsi in uno spazio protetto e non esposto a correnti d’aria. Il pelo del cane dovrà essere asciugato al ritorno da ogni uscita sotto la pioggia, ma sempre coperto da un impermeabile in misura. Il cane dovrà accedere a un’alimentazione sana, nutriente e bilanciata, completa di acqua che aiuti la reidratazione e lo smaltimento del catarro.
Nascondete le medicine prescritte nel cibo che ama di più, così da convincerlo ad assumerle. E per favorire la respirazione portatelo con voi in bagno, chiudendo la porta, aprendo il rubinetto d’acqua calda. Dieci minuti di permanenza e il vapore formatosi sbloccherà il catarro agevolando una migliore respirazione.
NO MEDICINALI, SÌ AI RIMEDI NATURALI
Ebbene sì, anche con i propri amici a 4 zampe preferiamo evitare la somministrazione di inutili medicinali, ma si opta per qualche semplice efficace rimedio naturale, quando è possibile e sempre con il parere del veterinario. In particolare ne suggeriamo due. Il primo è quello di invogliare il cane a bere molta acqua e anche, se possibile, brodo caldo (senza sale, senza olio e spezie, ovviamente ). Il secondo rimedio naturale consiste in un vero toccasana: il propoli. Per curare il raffreddore dei cani ne bastano cinque o sei granuli immersi in una goccia di miele, un altro prodotto naturale per combattere il raffreddore. Infine una raccomandazione: nei giorni di influenza, evitate le solite passeggiate all’aria aperta dei cani, almeno per un paio di giorni.
Poi fate attenzione che non sfoci in una tracheite, in caso di tosse prolungata consultate sempre il veterinario.
I 10 COMANDAMENTI DELLE USCITE CON IL CANE
DECALOGO AREE CANI
PERCHÈ STERILIZZARE IL VOSTRO AMICO?
Chi abbandona un animale (legge 189/04): arresto fino a 1 anno o con l’ammenda fino a 10.000 euro.
Se si assiste a un abbandono: denunciare il colpevole alle autorità (Carabinieri, Polizia di Stato o locale). Raccogliere le informazioni utili per individuare il responsabile (numero targa, ecc.)
Detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e causa loro sofferenze: arresto fino a 1 anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Chi arreca lesioni ad un animale per crudeltà e senza necessità, o lo sottopone a sevizie o lavori insopportabili per le sue caratteristiche: reclusione da 3 mesi a 1 anno, o la multa da 3.000 a 15.000 euro.
Chi provoca la morte di un animale per crudeltà o senza necessità: reclusione fino a 1 anno e mezzo.
Parliamo di un problema comune a chi ha in casa un animale a 4 zampe… la muta!
La muta varia a seconda della quantità di luce solare che prende il nostro amico a 4 zampe: in primavera l’allungamento delle giornate scatena l’inizio della muta ed ecco spiegato perché un cane che vive in giardino subirà una muta più regolare e breve rispetto ai cani che vivono in appartamento. Questa diversità è causata dall’esposizione diretta del manto alla luce solare che intensifica la perdita di pelo, al contrario della luce artificiale presente all’interno delle mura domestiche. Diversamente la variazione di temperatura incide soprattutto sulla densità e sulla velocità di rinnovamento del pelo, ma non è il fattore che innesca la muta. Con l’arrivo della primavera quindi diventa fondamentale una corretta toelettatura; prevenire una muta abbondante con la giusta cura sicuramente può aiutare a controllare la perdita del pelo.
Potreste iniziare con lo spazzolare il pelo una volta al giorno cosicché il vostro amico rimarrà contento delle attenzioni verso di lui e perché no, dopo una bella passeggiata o dopo aver giocato, il momento coccole sarà sempre ben gradito. Vi sconsigliamo di usare il taglianodi, poiché rovina il pelo, lo taglia e lo indebolisce. Anche se al momento vi sembrerà di togliere pelo morto in abbondanza, in realtà ne elimina la parte superficiale e, dopo la muta, il vostro cane continuerà a perderne sempre in maggiore quantità.
Passare una spazzola rigida in contropelo, permette di staccare la forfora ed i peli morti, che è possibile eliminare successivamente con una spazzola di setola passata nella stessa direzione del verso del pelo. Ricordatevi che la spazzola di setole rende il mantello lucido mentre la spazzola metallica è utile per eliminare le impurità.
Detto questo, un bel bagnetto pre-muta sicuramente gioverà al vostro fantastico amico … che non deve essere lavato in continuazione, per non perdere la sua naturale protezione.
COME PRENDERSI CURA DI UN CANE MALATO
Quando il tuo cane non si sente tanto bene, può essere un momento stressante per entrambi. Gli animali domestici non possono prendersi cura di sé stessi quando si ammalano, quindi spetta ai padroni fornire un sostegno amorevole e le condizioni necessarie per un recupero rapido e completo, che non solo lo aiuta a farlo stare meglio più velocemente, ma può anche far risparmiare denaro, eliminando la necessità di svariate visite da parte del veterinario.
RIPOSO E MOVIMENTO IN GIUSTE DOSI
Tutti i cani hanno bisogno di riposo e di esercizio fisico nella giusta quantità. Ma quando il cane è malato, potrebbe essere necessario regolare la quantità di tempo che l’animale dedica a queste attività quotidiane fino a quando non si è del tutto ripreso. Offri al tuo cane un luogo tranquillo e confortevole per rilassarsi, privo di disturbi, compresi altri animali domestici o bambini piccoli che possono essere un fastidio; da malato ha bisogno di riposo.
Informa il tuo veterinario di qualsiasi necessità fisica possa avere il tuo cane malato. Se avesse problemi fisici gravi, è bene anche procurarsi un mezzo di trasporto, come un trasportino o passeggino per cani, per limitare lo sforzo fisico senza costringerlo a rimanere chiuso in casa per tutta la durata della degenza; ricorda che gli animali malati hanno il sistema immunitario indebolito, e il sovraffaticamento potrebbe peggiorare la sua condizione. Concentrati sulle attività a basso consumo energetico e contatta sempre il veterinario se il cane sembra essere in difficoltà.
EVITA PROBLEMI ALLO STOMACO
I cani malati possono essere più soggetti a disturbi della pancia, ma c’è una serie di modi per aiutare il tuo cane a evitare questo effetto indesiderato scomodo.
Se il tuo veterinario ha prescritto un tipo speciale di cibo per il tuo cane malato, dagli da mangiare separatamente dagli altri animali domestici, in modo che non siano in grado di accedere al suo cibo.
Assicurati che tutti i membri della famiglia siano a conoscenza delle restrizioni alimentari del tuo cane e che anche piccoli pezzi di cibo o altri alimenti possono causare disturbi allo stomaco. Mangiare o bere troppo velocemente può causare disturbi di stomaco. Controlla il tuo cane mentre mangia e se vedi che non è in grado di rallentare, separa il cibo e l’acqua in porzioni più piccole più volte al giorno.
Ci sono molti alimenti in grado di alleviare un disturbo allo stomaco, tra cui piccole quantità di carne bollita, riso bianco e uova strapazzate. Consulta sempre prima il tuo veterinario per assicurarti che il cibo che stai offrendo al tuo cane malato sia corretto per la diagnosi e non crei intolleranze.
ASSISTENZA POST-OPERATORIA
Se il tuo cane ha subito un’operazione, è probabile che dopo siano necessarie un po’ di cure domiciliari. Se l’intervento chirurgico del cane ha richiesto l’uso dell’anestesia, potrebbe essere necessario un po’ di tempo per tornare al proprio stato originario. Forniscigli un luogo tranquillo e confortevole per riposare, e tieni d’occhio il suo equilibrio: potrebbe essere necessario aiutare il cane a camminare mentre si riprende dagli effetti della sedazione.
Segui le istruzioni del veterinario con molta attenzione: non farlo è una causa comune di complicanze post-operatorie.
A seconda del tipo di operazione che il cane ha subito, il veterinario può prescrivere farmaci come antidolorifici, pomate o gocce. Assicurati di aver compreso il dosaggio corretto e come somministrare il farmaco correttamente.
Segui tutte le istruzioni fornite dal veterinario per quanto riguarda l’alimentazione, il bagno, la pulizia delle ferite, il cambio delle bende e l’attrezzatura post-operatoria, come i collari elisabettiani.
Molti veterinari forniscono una scheda informativa di riferimento per i padroni di animali domestici dopo un intervento chirurgico. Leggila attentamente e segui le istruzioni alla lettera.
IDENTIFICA I PROBLEMI
I cani non possono dirci quando qualcosa non va, quindi spetta ai padroni controllare attentamente il recupero del loro animale e prendere nota di eventuali problemi. Se il cane sta assumendo farmaci, tieni presente eventuali effetti collaterali. Mentre alcuni possono essere normali, altri potrebbero segnalare che qualcosa non va. Tieni d’occhio l’urina e le feci del cane. In alcuni casi, il veterinario potrebbe avvertirti che questi processi potrebbero non tornare immediatamente alla normalità. In altri casi, le anomalie potrebbero essere indice di un problema più grave.
Se il cane è stato ferito o sottoposto a un’operazione, controlla regolarmente le ferite ed eventuali arrossamenti o gonfiori che potrebbero indicare un’infezione.
Se le condizioni del cane non migliorano, peggiorano o se si osservano sintomi o comportamenti insoliti, è bene contattare subito il veterinario.
Seguendo questi semplici consigli, potrai far sentire meglio il tuo cane anche in un momento poco gradevole come quello di una malattia.
IL CANE HA IL RAFFREDDORE
Chi di noi non ha preso il raffreddore? In primavera e in autunno, con il clima tra alti e bassi, o in inverno, con continui sbalzi di temperatura, siamo tutti esposti ai batteri influenzali che circolano nell’aria… quasi impossibile non prendersi un raffreddore!
Beh, bisogna sapere che anche i nostri amici cani possono ammalarsi e prendere il raffreddore, un’infezione che può colpire sia adulti che cuccioli. Per il cane è importante che il proprietario si accorga dello stato influenzale e della presenza del raffreddore, così da agire in modo rapido per facilitare la guarigione. Del resto la zona colpita interessa l’organo e il senso più importante per l’animale, ovvero il naso (o tartufo) e quindi l’olfatto. Per Fido annusare è importante per conoscere e decifrare l’ambiente esterno, tutto ciò che incontra il naso poi attraversa l’apparato respiratorio. Risulta necessario bloccare l’infezione sul nascere, per impedire che degeneri in tosse e bronchite.
LE SINTOMATOLOGIE
Quando il cane ha il raffreddore spesso appare più tranquillo e quieto, si riposa in un posto appartato aspettando che l’infezione si estingua naturalmente. Solitamente è il proprietario il veicolo del contagio, tra starnuti e tosse.
Loro hanno sintomi simili, oltre a dolore muscolare, catarro, inappetenza, a volte anche la febbre.
Il decorso può variare in base all’età del cane e alla tipologia, non tutti i cani esternano l’infezione nello stesso modo. Inoltre se subentra la tosse può capitare che il cane vomiti il catarro, ma indubbiamente lo starnuto è il sintomo più evidente in tandem con lo scolo nasale. Importante valutare e quantificare la presenza del liquido che fuoriesce dal naso, se non scompare dopo pochi giorni è necessario ripresentarsi dal veterinario per alcuni accertamenti.
LA CURA
Per favorire la guarigione del nostro amico è bene chiedere consiglio al proprio veterinario, che potrà indicare il rimedio più adatto in base alla situazione. Quindi garantire a Fido un po’ di tranquillità, una cesta calda e morbida, poco stress e poche emozioni. La posizione del giaciglio è fondamentale, dovrà trovarsi in uno spazio protetto e non esposto a correnti d’aria. Il pelo del cane dovrà essere asciugato al ritorno da ogni uscita sotto la pioggia, ma sempre coperto da un impermeabile in misura. Il cane dovrà accedere a un’alimentazione sana, nutriente e bilanciata, completa di acqua che aiuti la reidratazione e lo smaltimento del catarro.
Nascondete le medicine prescritte nel cibo che ama di più, così da convincerlo ad assumerle. E per favorire la respirazione portatelo con voi in bagno, chiudendo la porta, aprendo il rubinetto d’acqua calda. Dieci minuti di permanenza e il vapore formatosi sbloccherà il catarro agevolando una migliore respirazione.
NO MEDICINALI, SÌ AI RIMEDI NATURALI
Ebbene sì, anche con i propri amici a 4 zampe preferiamo evitare la somministrazione di inutili medicinali, ma si opta per qualche semplice efficace rimedio naturale, quando è possibile e sempre con il parere del veterinario. In particolare ne suggeriamo due. Il primo è quello di invogliare il cane a bere molta acqua e anche, se possibile, brodo caldo (senza sale, senza olio e spezie, ovviamente ). Il secondo rimedio naturale consiste in un vero toccasana: il propoli. Per curare il raffreddore dei cani ne bastano cinque o sei granuli immersi in una goccia di miele, un altro prodotto naturale per combattere il raffreddore. Infine una raccomandazione: nei giorni di influenza, evitate le solite passeggiate all’aria aperta dei cani, almeno per un paio di giorni.
Poi fate attenzione che non sfoci in una tracheite, in caso di tosse prolungata consultate sempre il veterinario.
I 10 COMANDAMENTI DELLE USCITE CON IL CANE
1- Tempo e flessibilità: in una buona uscita non c’è fretta e ci si adatta.
2- No stress: si è calmi, rilassati, non si tira, non si strattona, non si grida.
3- Sicurezza: il cane deve sentirsi sicuro e deve essere tutelato. Non inserirlo né mollarlo in situazioni che lo preoccupano.
4- Si sta insieme: no al telefonino tutto il tempo, no a mollarlo/a da solo/a.
5- I sacchetti: si raccoglie – SEMPRE.
6- Si comunica: si sceglie insieme dove si va, cosa si fa, quanto stare fuori, si commenta il mondo.
7- Si gioca insieme: si gioca e si variano i giochi – nascondino, palla, cerca e trova, ecc.
8- Si cammina insieme: camminare è esercizio fisico e stimolazione mentale; è l’esercizio perfetto.
9- No monotonia: cambiare strade, cambiare parco, cambiare tipo di uscita, ecc.
10- Rispetto: controllare sempre il proprio cane.
DECALOGO AREE CANI
1- Raccogliere le feci e gettarle negli appositi contenitori.
2- Introdurre nelle aree cani solo cani microchippati, registrati e con medaglietta (con numero di telefono del proprietario).
3- Si consiglia di introdurre solo cani vaccinati e trattati contro parassiti interni ed esterni.
4- Evitare di introdurre nelle aree cani cagne in calore.
5- Non introdurre cani aggressivi.
6- Non introdurre animali malati o convalescenti.
7- Entrare e uscire dalle aree cani con l’animale al guinzaglio e la museruola a disposizione.
8- I cani devono essere sempre sotto il controllo del proprietario (che deve stare all’interno dell’area insieme all’animale).
9- Anche i bambini, nelle aree cani, devono sempre essere sotto la supervisione di un adulto.
10- Evitare che il cane abbai in modo prolungato e ripetitivo.
PERCHÈ STERILIZZARE IL TUO AMICO?
Chi abbandona un animale (legge 189/04): arresto fino a 1 anno o con l’ammenda fino a 10.000 euro.
Se si assiste a un abbandono: denunciare il colpevole alle autorità (Carabinieri, Polizia di Stato o locale). Raccogliere le informazioni utili per individuare il responsabile (numero targa, ecc.)
Detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e causa loro sofferenze: arresto fino a 1 anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Chi arreca lesioni ad un animale per crudeltà e senza necessità, o lo sottopone a sevizie o lavori insopportabili per le sue caratteristiche: reclusione da 3 mesi a 1 anno, o la multa da 3.000 a 15.000 euro.
Chi provoca la morte di un animale per crudeltà o senza necessità: reclusione fino a 1 anno e mezzo.